Da sinistra: Eugenio Rosano, Elena Chiorinio, Marina Chiarelli e Paolo Zegna
Sono stati presentati nei giorni scorsi i dati dell'Osservatorio Turistico Biellese. Con oltre 141.000 arrivi e più di 300.000 pernottamenti, il Biellese rappresenta circa il 2% dei movimenti turistici regionali. Tuttavia, il 2024 ha rappresentato un anno di espansione, visto che l’area ha messo a segno, rispetto al 2023, una crescita del 5,8% per gli arrivi e del 5,1% per i pernottamenti.
Il commento di Eugenio Rosano, vicepresidente ATL Alto Piemonte
“Biella e il Biellese stanno sempre più diventando destinazione turistica, anche agli investimenti che il territorio sta affiancando a quelli della Regione e alla felice ed efficace scelta di convogliare le iniziative sotto l’unico messaggio, NATURALMENTE BIELLA, che grazie alla sinergia con Fondazione BIellezza sta diventando il brand identificativo del territorio. Una maggiore caratterizzazione della nostra offerta turistica e grandi eventi come l’adunata degli alpini ci aiuteranno a breve a far conoscere a tanti potenziali turisti le nostre peculiarità ed eccezionalità; sarà compito dell’intero sistema quello di capitalizzarne i benefici per trasformare sempre più il Biellese in luogo da visitare e vivere”.
Il punto di vista di Paolo Zegna, presidente di Fondazione BIellezza
“I dati dell’Osservatorio sono nel complesso positivi, anche se raffrontati a quelli dell’intera Regione. È un premio alla nostra voglia di fare ma soprattutto li consideriamo un incoraggiamento a continuare ad accelerare i nostri sforzi per ben operare in vista della stagione estiva. Ritengo comunque fondamentale operare in coordinamento con gli altri distretti turistici ed è decisiva la collaborazione concreta tra i vari attori (pubblici e privati) che operano sul territorio. Penso che il futuro del turismo nel Biellese passi anche attraverso il pubblico straniero, più alto spendente e frequentatore non solo nei fine settimana. Dobbiamo mirare ad un ulteriore miglioramento della permanenza media nel territorio. Stiamo intensificando le nostre azioni verso le zone svizzere di prossimità e faremo lo stesso nei confronti della Francia.
Sarà indispensabile migliorare la qualità dei servizi e dell’ospitalità se vogliamo effetti positivi sull’occupazione prodotta dal turismo, volano di un futuro più interessante, anche economicamente, per i nostri ragazzi. Il Biellese sta diventando più interessante, iniziamo a sentirci tappa di una permanenza più lunga come destinazione ma anche come luogo di residenza per chi vuole investire in una seconda casa o per un cambio vita. La molteplicità delle esperienze da vivere sul territorio è in grado di attrarre per alcuni versi di più rispetto ai territori limitrofi. Di recente abbiamo ospitato EuroDoc con 60 documentaristi da tutto il mondo che ci hanno espresso genuina meraviglia per un territorio che non conoscevano ma che vorranno scoprire in visite successive. Avremo a breve anche altri eventi importanti: l’Adunata degli Alpini, le celebrazioni per Pier Giorgio Frassati in sinergia con Torino, un nuovo passaggio del Giro d’Italia e della Vuelta: occasioni che metteranno in mostra le nostre tante bellezze. Sempre più Tour Operator vengono invitati dall’Italia e dall’estero che ci riconoscono alcuni plus, a cominciare dalla varietà dell’offerta e dall’autenticità del territorio. Abbiamo fiori all’occhiello come le fioriture, il foliage ma anche cose straordinarie come la transumanza, i cammini religiosi, i sentieri sempre meglio tenuti e segnalati, i nostri prodotti enogastronomici, le strutture a servizio dei cicloturisti nelle varie discipline e tanto altro. Per non dimenticare, dulcis in fundo il “nostro” lago che continua ad essere un forte attrattore e che può essere ulteriormente sviluppato a favore di un turista di qualità”.
Le parole di Elena Chiorino, vicepresidente Regione Piemonte
“Negli ultimi anni il Biellese ha saputo evolversi, affrontando con coraggio e visione le sfide del turismo moderno. La Regione ha lavorato per far emergere le risorse più autentiche del territorio – dai paesaggi naturali alle tradizioni locali – e oggi iniziamo a cogliere i frutti di questo impegno. Ma il vero cambiamento non si misura solo nei numeri: si misura nelle persone. Ogni visitatore che arriva, ogni imprenditore che sceglie di investire, ogni cittadino che vive e partecipa a questa trasformazione contribuisce a incrementare la crescita del territorio Biellese. Il turismo è un’opportunità sia per l’economia locale, sia per generare nuova occupazione e noi siamo assolutamente pronti a formare competenze e professionalità. È nostro dovere continuare a lavorare per ampliare queste occasioni, consolidando ciò che è stato fatto e aprendo nuovi percorsi di sviluppo. Un esempio virtuoso di questo impegno è rappresentato dal GAL di Biella, sapientemente guidato dal presidente Francesca Delmastro, che sta svolgendo un ruolo fondamentale nel valorizzare l’offerta turistica locale, promuovendo progetti concreti e capaci di generare impatto sul territorio.
Il risultato ottenuto con la Conca di Oropa, grazie al sindaco Marzio Olivero, ne è testimonianza evidente: un intervento significativo che unisce tutela del patrimonio, promozione e visione strategica. Rimarco ancora che il turismo non può prescindere dalla formazione: i giovani devono poter accedere a percorsi di studio in grado di rispondere alle reali esigenze del settore, dalla gestione all’accoglienza e noi solo in grado sin da subito di erogare qualità anche sulla filiera del turismo. Il Biellese - per merito della spinta propulsiva data dall’assessore Marina Chiarelli e da Visit Piemonte - sta diventando sempre più una realtà che guarda al futuro con fiducia. Un territorio che non è solo da visitare, ma da vivere, studiare e su cui continuare a investire con passione e concretezza”.
La dichiarazione di Marina Chiarelli, assessore al Turismo della Regione Piemonte
"Il Biellese sale nella classifica dei territori più apprezzati in Piemonte e il turismo si conferma motore di trasformazione e crescita, conquistando uno spazio sempre più rilevante anche a livello socioeconomico. Sono felice di confermare un aumento degli arrivi e delle presenze di oltre il 5% rispetto allo scorso anno, dato leggermente superiore alla media regionale. Un segnale importante per un’area che si è approcciata al turismo più tardi, ma che oggi valorizza con efficacia cultura, natura, enogastronomia e manifattura. L’interesse per l’enoturismo e le esperienze autentiche si traduce in risultati concreti, anche grazie alla crescente presenza di turisti stranieri e a un’offerta ricettiva sempre più articolata. Il Biellese si distingue anche per la qualità percepita e l’incremento della spesa turistica. È, tra l’altro, appena iniziata una delle stagioni più significative per il Biellese, quella delle fioriture. Un momento magico per vivere il territorio a passo lento, immergersi nei suoi paesaggi e scoprire angoli straordinari, spesso ancora poco conosciuti."
Il commento di Beppe Carlevaris, presidente del CdA di Visit Piemonte
“I dati 2024 del Biellese rispecchiano il trend positivo che caratterizza l’andamento del turismo in Piemonte. Anche su questo territorio, accanto ai tradizionali bacini di provenienza italiani, rispetto al 2023, crescono i pernottamenti esteri da Francia, Germania, Svizzera e Benelux, con un aumento dei volumi di spesa attraverso carte di credito estere del 18,8%; registriamo, tra l’altro, un significativo +19,6% di arrivi dagli Stati Uniti d’America. Anche il sentiment delle recensioni online, che con 88,2/100, supera quello regionale, è un chiaro segnale di vitalità degli operatori turistici del Biellese che, supportati dalle iniziative di promozione e valorizzazione di Regione, Visit Piemonte a ATL, sta crescendo nelle proposte e nella qualità del servizio”.
I dati dell'Osservatorio
I TURISTI DALL’ESTERO. Cresce la presenza di turisti stranieri, zoccolo duro per l’intero turismo regionale, con una quota dei pernottamenti nel Biellese pari al 33,8%, rispetto al 33,3% dell’ATL Terre dell’Alto Piemonte, del 53%, per il Piemonte, del 79,8% dell’ATL Distretto Turistico dei Laghi e del 60,9% dell’ATL Langhe Monferrato Roero. I turisti provenienti dall’estero sono pari a 43.434 arrivi e 103.866 presenze, rispettivamente in crescita del 9% e del 10% sul 2023. Il Biellese ha oltre il 66% presenze turistiche nazionali (in primis da Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto), così come pure la composizione dei mercati esteri di provenienza vede Francia, Germania, Svizzera e Benelux tra i mercati principali. Gli arrivi dagli Usa crescono del 19,6%. A livello Piemonte, invece, prevale la componente estera (53% presenze), con Germania (23%) e Francia (12,6%) come principali mercati.
OFFERTA RICETTIVA, UN SEGNO DI TRASFORMAZIONE. Segno di una trasformazione del territorio è anche l’offerta ricettiva. Con un peso di circa il 2,4% di quella regionale (in termini di numero di esercizi), il Biellese nel 2024, segna una crescita del 32,3% rispetto al 2023. In decisivo aumento è il segmento delle locazioni turistiche, mentre registra un calo il settore alberghiero (-3,4% di esercizi, -2% di camere e -5,3% di posti letto). La maggior parte dei posti letto si concentra ancora nei campeggi, che si collocano al primo posto con una quota del 23,7%, mentre con un 20,2% salgono dal quarto al secondo posto le locazioni turistiche (ben 744 gli alloggi su Airbnb +6,6% rispetto al 2023); a seguire gli alberghi (15,2%), le case per ferie (12,2%) e i bed & breakfast (7,4%). In termini di ospitalità i dati ci restituiscono dunque un contesto frammentato, con prevalenza di unità di piccole dimensioni, carenza di hotel e quindi poco propenso al pieno sviluppo.
Tuttavia, il crescente interesse che il turismo sta suscitando per imprenditori e privati che investono in ricettività non tradizionali, conferma il processo di trasformazione in atto legato alla leva turistica. A livello socioeconomico, infatti, la filiera turistica biellese in senso ampio conta, a fine 2024, 1.410 realtà per 4.873 addetti complessivi e tra le professioni più richieste nell’area ci sono quelle afferenti le attività di ristorazione. Si tratta di una fetta rilevante (pari all’8,8%) del tessuto produttivo complessivo della provincia. Il comparto turistico in senso stretto (alloggio e attività di ristorazione) conta 1.075 realtà a fine 2024, 14 imprese in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.
IL SENTIMENT E LA SPESA TURISTICA. Quanto piace e cosa piace di più del Biellese? A queste domande cerca di dare una risposta l’analisi che mette in luce un sentiment sulla rete del Biellese maggiore rispetto al valore regionale: 88,2/100 vs 87,6/100. Bene la ricettività, con un valore di sentiment pari a 89,3/100, stabile rispetto all’anno scorso e maggiore rispetto al Piemonte, 86,8/100 (+0,4); nelle attrazioni, invece, si registra un valore di 91,5/100 (+1,3), inferiore rispetto al Piemonte, 91,7/100 (+0,4).
Infine, “lo spend Index” indica che la spesa in loco con carte di credito estere è aumentata del 18,8%, mentre il numero di visitatori è cresciuto del 16,5%, portando a un incremento della spesa media per visitatore dell’1,9%.
L'estate resta il periodo con i valori assoluti più alti, sia per i volumi di spesa che per il numero di visitatori, ma la crescita rispetto all'anno precedente si è concentrata nei primi mesi del 2024. La Francia è il primo mercato per volume di spesa, seguito dalla Svizzera (+11,6% rispetto al 2023), seguono poi Stati Uniti e Gran Bretagna. La Cina è al settimo posto, ma con la spesa media più alta per visitatore (oltre 2.300 euro).