Secondo i dati pubblicati da Eco di Biella, nel primo semestre del 2024 le micro e piccole imprese italiane, che rappresentano il 95% delle attività economiche e il 42% dell'occupazione privata, hanno pagato l'energia elettrica il 164,7% in più rispetto alle grandi imprese. Il costo per le piccole aziende è stato di 348,3 euro al MWh, contro i 131,6 euro pagati dalle grandi. L'Italia registra il prezzo dell'energia più alto dell'Eurozona per i piccoli imprenditori, con costi superiori del 5,8% rispetto alla Germania, del 38% rispetto alla Francia e del 43,2% rispetto alla Spagna. A commentare la situazione è Christian Ferrari, presidente Comitato Piccola Industria dell'Unione Industriale Biellese.
"II caro energia sta mettendo a dura prova le imprese, soprattutto le più piccole, per le quali rappresenta un costo insostenibile e impossibile da ammortizzare - ha affermato Ferrari -. Il decreto da 3 miliardi per l'energia è un primo passo nella giusta direzione, con misure come la compensazione dei costi indiretti Ets e la riduzione degli oneri di sistema. Ma non basta. Serve una strategia strutturale, sia a livello nazionale sia a livello europeo. E' urgente fermare le speculazioni sul prezzo del gas al Ttf e avviare subito una politica energetica ambiziosa, aperta a soluzioni sostenibili, innovative e tecnologiche. Mi riferisco in particolare alla tecnologia nucleare di ultima generazione, più sicura e affidabile".