La Sezione Lanifici dell'Unione Industriale Biellese si è recentemente riunita per discutere delle sfide attuali e delle opportunità nel settore tessile. Durante l'incontro, è stato dedicato ampio spazio alla 40a edizione di Milano Unica, che si è svolta nei giorni scorsi.
Il commento del presidente della Sezione, Ettore Piacenza
"L'incertezza generalizzata è acuita dall'alta variabilità degli scenari geopolitici internazionali e dalle possibili conseguenze negative per le imprese esportatrici che sono innescate dalla nuova politica protezionistica statunitense, orientata all'introduzione di ulteriori dazi. In questo scenario, le imprese non possono che navigare a vista ed è difficile fare previsioni. Rispetto all'andamento del settore nei prossimi mesi, comunque, il sentiment comune intravede una diffusa aspettativa di ripresa per la seconda metà del 2025".
I dati del settore
Il consuntivo 2024, elaborato dall’Ufficio Studi di Confindustria Moda, vede un calo del fatturato realizzato sia sul mercato interno (-5,2%) che su quello realizzato sui mercati esteri (-8,5%), con qualche importante eccezione. La Cina, in particolare, che rappresenta con Hong Kong più del 10% del fatturato derivante dalle esportazioni, cresce del 4,8%. In crescita anche l’export di tessuti verso il Vietnam e lo Sri Lanka, che assieme pesano per il 5% delle vendite all’estero. C’è poi un dato da non sottovalutare: nei primi nove mesi del 2024 le vendite a volume hanno visto una contrazione oltreconfine più contenuta, segnando, infatti, un -1,3%. Un dato che è possibile interpretare col fatto che si sia quasi mantenuta la quantità complessiva di tessuti esportati nel 2023, pagando però in termini di prezzi e margini e che aiuterebbe a ben sperare su un andamento migliore nel 2025.