Le prospettive per il settore, la sfida della digitalizzazione, l'opportunità della tracciabilità e l'orizzonte dell'economia circolare: questi i temi che Stefano Aglietta, presidente della Sezione Filature dell'Unione Industriale Biellese, ha affrontato nell'intervista sul Biellese, in occasione della 96a edizione di Pitti immagine Filati, appena conclusa a Firenze.
Le prospettive del settore
"I dati sono ancora negativi, anche se in attenuazione - ha spiegato Aglietta -. Secondo le stime di Confindustria Moda per il 2024, a livello nazionale l’export passa da -17,8% del 2022 a -12% del 2023 a – 4,1% del 2024. A livello locale, considerando solo il 2024, l’export di fibre e filati tessili nel terzo trimestre dell’anno registra una flessione del -10,2% mentre era del 13% nei primi sei mesi dell’anno".
Il presidente delle Filature ha inoltre precisato: "L’andamento del settore tessile ha sempre presentato cicli di espansione di contrazione che, negli ultimi anni, si sono fatti più ravvicinati. Ora stiamo attraversando una congiuntura sfavorevole ma va ricordato che arriviamo da due anni eccezionali, di grande crescita. L’auspicio è che si possa intravedere una ripresa verso la fine dell’anno. Resta il fatto che l’incertezza continuerà a dominare gli scenari perché i cambiamenti, a tutti i livelli, sono sempre più rapidi. Riuscire a prevedere le nuove tendenze e agire in modo strategico resta una priorità per ogni impresa".
Digitalizzazione: le persone restano centrali
"La diffusione degli strumenti digitali all’interno delle aziende è una trasformazione in atto da tempo che oggi diventa imprescindibile - ha detto Aglietta -. Le applicazioni sono molteplici, anche all’interno dei reparti produttivi, e si legano soprattutto all’automazione: un processo automatizzato aumenta l’efficienza, soprattutto nelle lavorazioni ripetitive, e sistematizza il monitoraggio delle performance delle macchine e qualità del prodotto, tutti aspetti che concorrono ad un controllo più granulare, alla riduzione degli errori, all’eliminazione degli sprechi, ad una pianificazione più dettagliata. Al centro di questa ottimizzazione ci sono e ci saranno sempre le persone, con le giuste competenze, comprese quelle legate ai nuovi strumenti digitali".
Tracciabilità e valore del "saper fare"
"Se il consumatore finale ha tutte le informazioni in modo chiaro e completo sul percorso che ha portato a realizzare il capo che sta acquistando, è possibile mettere in evidenza l’enorme valore dei passaggi che si trovano anche a monte della filiera, come appunto la filatura, contribuendo a creare maggiore consapevolezza rispetto al nostro saper fare e al valore del prodotto" ha sottolieato il presidente della Sezione, ribadendo la tracciabilità è da sempre un tema importante per le imprese biellesi.
Economia circolare, una sfida vitale
"L’economia circolare applicata al settore tessile è una delle sfide vitali per le nostre imprese: alcune si occupano di fibre rigenerate da tempo e hanno sviluppato un importante know how, altre si stanno affacciando ora a questo nuovo sviluppo - ha concluso Aglietta -. Quel che è certo è che sostenibilità, innovazione e circolarità definiscono il nuovo paradigma del tessile e Biella, ancora una volta, può giocare un ruolo da protagonista in questa evoluzione. Non a caso, qui avremo il Recycling Hub e possiamo contare su punti di forza eccezionali come MagnoLab e la formazione di eccellenza per il tessile con Città Studi, ITS TAM e Accademia di filiera regionale".