A partire dagli oggetti di uso comune, Mariangela Pira, giornalista e conduttrice di Sky TG24 ed esperta di finanza e politica internazionale, racconta nel suo libro l'effetto domino che si genera quando i cambiamenti degli scenari geopolitici mondiali si traducono in conseguenze concrete per la quotidianità. E lo fa con un linguaggio chiaro e immediato per riuscire a rivolgersi anche "al lattaio dell'Ohio", a chiunque, spiegando ciò che accade in finanza, economia e in geopolitica economica. Che si tratti della macchina o del cellulare, del pane, dell'aspirina o del caffè - si legge nella presentazione del libro - tutto intorno a noi ci racconta di quanto il mondo sia più piccolo di quel che immaginiamo e fino a che punto le nostre scelte, oggi più che mai, richiedano responsabilità.
Su questi temi, il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Unione Industriale Biellese, Stefano Sanna, ha intervistato la giornalista nell'ambito di ContemporaneA - Parole e Storie di Donne, dando vita ad un dialogo ricco di spunti.
E' emerso, ad esempio, che la transizione ecologica sarà un tema cardine in vista delle prossime elezioni europee. Si tratta di un passaggio inevitabile e di un argomento complesso che, spesso, si trova al centro di una narrazione distorta. Per parlare di transizione ecologica si deve partire dalle materie prime necessarie alla realizzazione di batterie e non solo: litio, cobalto e terre rare. Servono ingenti investimenti e innovazione tecnologica. Su questo campo, Usa e Cina sono in prima linea mentre l'Europa sta nel mezzo, immobile, al momento fuori dai giochi. Anche l'Italia dovrebbe iniziare a mettere in campo una politica energetica che guardi a questi scenari. L'obiettivo imposto per la transizione ecologica è fissato al 2035 ma nel frattempo bisogna anche indicare un percorso per intraprendere la transizione, per evitare la desertificazione industriale in Europa mentre in Usa, invece, si incentiva con ogni mezzo l'attrazione di nuovi investimenti manifatturieri.
E la guerra in Ucraina è stata acceleratore o freno alla transizione ecologica?
Intanto la crisi energetica era iniziata già prima dello scoppio della guerra, che ha aggravato la situazione. Se il prezzo del brent è alle stelle, sono inevitabili le conseguenze per le tasche di tutti: dall'inflazione all'aumento del prezzo della benzina, con ripercussioni su tutti i settori. E le conseguenze del conflitto sono più ampie e articolate. Per quanto riguarda l'agricoltura, infatti, la chiusura del porto di Odessa ha ridotto anche l'export di grano, che ha innescato crisi interne e povertà in Sri Lanka e ha riverberato questioni sociali che hanno portato il Paese ad una grave crisi anche politica. Intanto si è ridotto anche l'approvvigionamento di grano necessario all'Italia, che ora dipende dal Canada: il grando canadese, in cui è ammessa la presenza di glifosato, viene mischiato alla produzione interna (dalla Sicilia, dalla Sardegna e dalla Puglia), per rispondere alla domanda del mercato.
Come evitare le fake news? Cercando di informarsi in modo consapevole, evitando le "catene di Sant'Antonio" e affidandosi ai giornali, più di uno, per farsi un'opinione informata. Ed esempio la questione dei mutui e del rialzo dei tassi è stata affrontata dai media già un anno fa: i social, invece, sfruttano i toni provocatori e utilizzano le informazioni per innescare meccanismi che aumentano le visualizzazioni e che favoriscono il populismo.
Stefano Sanna ha concluso l'incontro sottolineando proprio il valore della divulgazione (e di divulgatrici come Mariangela Pira) su temi legati all'economia e alla finanza, per rendere tutti più consapevoli rispetto all'effetto domino che ci riguarda.